Meglio un inserto camino o una stufa a legna o a pellet

06.06.2017 17:00

Come scaldarsi il prossimo inverno?

 

In Italia una buona fetta delle famiglie fa uso di legna a fini energetici. Se ne consumano quasi 20 milioni di tonnellate. Altro combustibile legnoso utilizzato è il pellet. Le famiglie che lo utilizzano sono in netto aumento nel corso degli ultimi anni anche per questioni di praticità.

Nel nostro Paese si è riscoperto il caminetto, la stufa o la caldaia a biomasse come un'alternativa per risparmiare sui costi di riscaldamento. 

Oltre all’aumento degli utilizzatori di stufe a biomassa, sono anche aumentati i produttori o i produttori storici di stufe hanno messo sul mercato prodotti sempre più sofisticati ed efficienti.

Oggi si può tranquillamente realizzare un intero impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria di un appartamento o di una villa.

Nella maggior parte dei casi il camino o la stufa viene utilizzata per il riscaldamento diretto degli ambienti in cui è localizzato l’inserto, è però possibile collegare alla stufa a un impianto per il riscaldamento indiretto ovvero non è la stufa che scalda l’ambiente ma il fluido termovettore che passando all’interno della stufa si riscalda e poi attraverso i radiatori rilascia il calore nei diversi locali.

Quindi prima di scegliere la stufa, è importante sapere valutare che compito dovrà svolgere la stufa all’interno dei vostri appartamenti, conoscere la superfice da coprire, informmarsi se è possibile collegare alla stufa il circuito dell’acqua calda sanitaria. Fatto un’analisi delle proprie esigenze e della situazione in cui si trova l’immobile si può passare a scegliere l’articolo che meglio si adatta.

Per valutarei i diversi sistemi, riportiamo in sintesi quelli che possono essere i pregi e i difetti a partire dalle soluzioni a legna:

  • Anche quando viene acquistata già spaccata ed essicata, la legna costa meno del pellet ed il suo prezzo è rimasto stabile nel tempo.

  • Il fuoco di legna ha una fiamma brillante e morbida e corposa che è più piacevole da vedere.

  • Il camino o la stufa a legna funzionano anche quando manca la corrente elettrica.

  • Il caricamento di una stufa o di un camino deve essere eseguito manualmente

  • Non è possibile determinare in modo preciso la temperatura da raggiungere in ambiente. Per fare più o meno caldo, si aumenta semplicemente la quantità di legna.

  • I rendimenti dei prodotti a legna sono inferiori rispetto a quelli a pellet.

  • La canna fumaria necessaria per smaltire i fumi di legna è più grande di quella obbligatoria per i prodotti a pellet (10 cm contro 8 cm del pellet) e, per garantire il perfetto tiraggio, ha più limitazioni quanto a curve e andamenti. Questo può renderne obbligatoria l’installazione solo in certi punti della casa.

  • Se il camino si usa spesso, c’è bisogno di uno spazio sufficientemente grande da adibire a legnaia.

Passando al pellet cosa occorre sapere:

  • All’interno dei prodotti a pellet c’è una coclea che preleva i granuli dal serbatoio e li fa cadere nel braciere. Questa coclea funziona elettronicamente e può essere programmata in modo che la stufa o il camino si accendano in automaticosecondo i propri orari.

  • Le migliori stufe a pellet sono dei veri piccoli impianti di riscaldamento, totalmente programmabili. Si regolano automaticamente per ottenere la temperatura voluta nella stanza in cui sono installate o nei vari ambienti in cui l’aria viene eventualmente trasportata.

  • La combustione del pellet è molto efficiente: con pari quantità ottengo più calore con il pellet che con la legna.

  • La canna fumaria dei prodotti a pellet è leggermente più piccola e ha meno limitazionirispetto a quella dei prodotti a legna, rendendo più libera l’installazione.

  • Il pellet si compra in comodi sacchi da 15 kg ed è facile da immagazzinare.

  • Sulla spinta di una domanda crescente, il prezzo del pellet sta leggermente aumentando. Questa curva di crescita è comunque decisamente inferiore a quella che si registra per i combustibili fossili, come gasolio o metano, a confronto dei quali il pellet resta conveniente.

  • La fiamma del pellet è più omogenea e ridotta simile a quella di un fornello a gas.

In entrambi i casi valgono invece i seguenti consigli:

    • l’installazione deve essere sempre effettuata da una ditta specializzata che deve rilasciare apposita certificazione a fine lavori. Per i sistemi di riscaldamento indiretto (sistemi a caldaia) è necessario un progetto redatto da un tecnico abilitato.

    • La manutenzione della stufa-caminetto-caldaia è un’operazione abbastanza semplice. Prima della stagione invernale è tassativamente necessario provvedere, oltre alla corretta pulizia del camino, anche del controllo e della pulizia approfondita del generatore di calore da parte di personale specializzato.

    • Gli incentivi previsti per i dispositivi di combustione delle biomasse sono fondamentalmente dati dagli sgravi fiscali del 50% (ristrutturazione edifici) e del 65% (ristrutturazione per risparmio energetico) della spesa sostenuta. Le detrazioni sono distribuite su un periodo di 10 anni. In alternativa c’è il conto termico, un contributo variabile in base alla zona climatica e alla potenza installata.

Alcuni analisti sostengono che una stufa a pellet o a legna può ridurre il costo del riscaldamento in modo considerevole se utilizzata in concomitanza alla tradizionale caldaia a gas/gasolio/gpl. Diventerebbe molto più conveniente se si sostituisce il generatore di calore a gas/gasolio/gpl con uno a biomassa.

Infine aggiungo che i migliori risultati si ottengono sicuramente utilizzando delle macchine performanti, ma si possono ottimizzare se l’immobile è ben isolato in modo tale da richiedere un minor consumo per il riscaldamento.